Ancora
mi brucia la figuraccia che ho rimediato col dar credito a una notizia che ha
cominciato a circolare in rete a maggio e che già a giugno tutti sapevano fosse
una bufala: rilanciata qualche giorno fa da Il
Mattino, l’ho ripresa senza sottoporla ad alcuna verifica e, anche se ho
espresso più d’una perplessità su quanto in essa «restava senza spiegazione», non m’ha neanche sfiorato il dubbio
che potesse averla partorita un buontempone.
Figuracce
del genere dovrebbero far riflettere, e io ci ho provato, ma ho dovuto constatare
che l’orgoglio ferito piegava la riflessione alla mera ricerca di attenuanti,
riuscendo pure a farmene trovare alcune assai spendibili, ma in fondo tutte un
pochino disoneste: mi era d’obbligo una verifica e l’avevo omessa, stop. Severo
con me stesso non meno di quanto lo sia col mio prossimo, eautontimorumeno, ho
condannato Malvino a due mesi di silenzio.
Anche questo, però, m’è sembrato un pochino disonesto: bloggare, alla lunga,
stanca, e approfittare di quanto era accaduto per il riposino che già da
qualche anno vado pensando di concedermi sarebbe stato come andarmene in
villeggiatura dandomi per carcerato.
Che
fare? Ho raccolto il suggerimento di diciottobrumaio: nessuna pausa, ma post rigorosi, seri, ineccepibili. E la
conferenza stampa che Bergoglio ha tenuto sull’aereo che lo riportava in Italia
dopo il suo viaggio in Turchia me ne dà la migliore occasione: non c’è stata,
vi hanno rifilato una bufala.
Sì,
lo so, ci sono centinaia e centinaia di siti che danno la stessa versione, fino
all’ultima virgola, di ciò che Bergoglio avrebbe detto, e c’è perfino un video
che sembrerebbe confermarlo in modo inoppugnabile. Tutto fasullo, si tratta di
una bufala. Bravo l’attore che interpreta Bergoglio, senza dubbio, e in ogni
caso occorre dire che si tratta di un lavoro fatto a regola d’arte visto che c’è
cascata pure Radio Vaticana. Ma via, basta fare attenzione ai contenuti, e si
capisce subito che è un falso grossolano e pure volgaruccio.
«Chi ha venduto armi
chimiche alla Siria era forse proprio chi l’accusava di possederle». E chi l’ha accusata di possederle?
Vi pare che un papa serio possa sparare accuse del genere agli Usa, all’Ue, all’Opac
e all’Onu, così, a cazzo di cane?
«Il Sinodo non è un
Parlamento, ma uno spazio dove parla lo Spirito Santo». E a dirlo sarebbe il
primo papa che ha voluto fossero resi pubblici i risultati delle votazioni sui
singoli punti del documento finale, con la specifica di quanti voti fossero a favore e
quanti contrari, che ci mancava solo il tabellone luminoso che sta a
Montecitorio e a Palazzo Madama? Così si esprime, lo Spirito Santo? A
maggioranza?
Un
papa vero, poi, fa confusione tra fondamentalismo e integralismo come farebbe
un giornalista di Libero o del Tg4?
E
nel parlare di un tizio in coma – in questo caso, del prelato armeno dal quale
il falso Bergoglio ha detto di essersi recato in visita – un vero papa lo
avrebbe definito «un vegetale»?
E
il Corano che sarebbe «un libro di pace»? E «Dio [che] ci ha dato un mondo di incultura primordiale per farne un mondo di
cultura», che, al netto del lessico da camallo, è teologia da avvinazzato? Ma, via, è più che evidente: trattasi di bufala, al cento per cento.