lunedì 25 aprile 2011

Art. 289 c.p.


“Cosa aspettiamo a tirare fuori l’articolo 289 del codice penale, «attentato a organi costituzionali», che punisce con dieci anni di galera chi cospira contro lo Stato?”
il Giornale, 24.4.2011

In galera, secondo Giuliano Ferrara, dovrebbe finirci Antonio Ingroia. Urge fargli presente che il suddetto articolo vorrebbe ci finisse chiunque commette un fatto diretto ad impedire, in tutto o in parte, anche temporaneamente, (1) al Presidente della Repubblica o al Governo l’esercizio delle attribuzioni o prerogative conferite dalla legge; (2) alle assemblee legislative o ad una di queste, o alla Corte costituzionale o alle assemblee regionali l’esercizio delle loro funzioni”.
Ma questo non è l’identikit di chi gli mette la pappa nella ciotola? Quante volte Silvio Berlusconi ha paralizzato il Parlamento e il Consiglio dei Ministri, quante volte ha minacciato la Suprema Corte e il Capo dello Stato, quanto volte ha interferito pesantemente a discapito delle legittime prerogative di molte assemblee regionali?
Ritira l’idea dell’articolo 289, smetti di abbaiare, sennò ti mettono dentro il padrone e fai la fame.

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