lunedì 22 marzo 2010

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Ricevo una email delirante, di anonimo corrispondente con una IP che mi è data in un’area tra Verona e Vicenza (salvo rimbalzo), e firmata Hahaiah, che può essere uno sbellicarsi, sì, ma pure il nome di un angelo, custode dei nati dal 16 al 20 maggio, membro del Coro dei Cherubini, e il cui nome significa “Dio è il mio rifugio”.
Propendo per l’ipotesi dell’angelo che gioca a rimpiattino, perché la email mi vomita addosso un odio tipicamente cattolico, quell’odio lividissimo di cui sono capaci solo i sedicenti buoni, un odio timidetto nel dichiarasi odio, e però assai mal nascosto sotto il vittimismo e il richiamo al timor di Dio, di modo che di qua sporge sempre un muso d’odio e di là ne sporge sempre il culo. Bene, non voglio farla lunga: Hahaiah mi avvisa che Dio mi punirà per il male che sto facendo alla Chiesa e che presto avrò il castigo che merito.
Per due o tre osservazioni scribacchiate su un blog di serie C ospitato su una piattaforma che pisciava da mille buchi, parrebbe che Dio sia intenzionato a punirmi per quelle: Hahaiah le trova – potrete immaginare come mi sia gonfiato d’orgoglio nel leggerlo – “perfide” e “distruttive”, insomma, roba che ci si becca l’inferno.

Al pennuto messaggero di Dio rispondo da qui. Anche ciò che è di palese evidenza, dunque, è da considerare offesa a Dio, sfolgorante Hahaiah, se non coincide con la versione – spesso assurda, sempre illogica, non di rado mistificatoria – della sua Chiesa? Si va all’inferno anche solo per l’aver fatto notare che il 5% di preti pedofili equivale a un prete pedofilo ogni venti preti che chissà, quando la media fra i laici è di un pedofilo ogni duemila? Si è “perfidi” e “distruttivi” nei confronti della Chiesa solo a dire questo, e a cercare di capire il perché di questa curiosità statistica?
Ma va’ a cagare, per piacere.

Già che mi trovo, ci mando pure Berlicche. Dovevo mandarcelo giorni fa, ma il trasloco mi ha distratto.
Alludendo a chissà cosa, mercoledì 17 marzo, Berlicche scriveva: “Cercano di intimorirti per costringerti a ritirarti. In maniera da averla vinta. Screditarti. Eliminarti. Toglierti dai piedi. Definitivamente. E ciò è più importante della verità. Secondaria, la verità. Ininfluente. Se fosse vera verità, sarebbe dalla nostra parte, questo è il ragionamento. Se pure v’è un ragionamento. E se non c’è violenza fisica, non ancora, è perché manca l’opportunità”.
Ad una mia timida obiezione, vaga quanto la sua lamentela, Berlicche rispondeva: “Malvino, so che tu e il tuo gregge di lupi siete sempre in prima linea là dove c’è un’ingiustizia, una prevaricazione, una irragionevole accusa. Dalla parte degli accusatori, ovviamente. È la missione che ti sei scelto, cercare di fare del male per il male, no?”.
Va’, Berlicche, va’.

2 commenti:

  1. le ultime sparate di Bagnasco vogliamo commentarle? hanno tirato fuori l'artiglieria contro Emma e interessante pure quanto dice sul tema del momento: "L’abuso sessuale sui minori, la pedofilia, è un crimine odioso e un peccato particolarmente grave, in questo campo la Chiesa ha scelto la strada della trasparenza", certo, dopo diversi decenni se non secoli, scelgono la strada della trasparenza più o meno con la stessa tempestività usata con Galilei. La faccia come il culo è ormai un eufemismo.

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  2. Se permetti, a mandare a cagare Berlicche mi ci unisco anch'io. Con gusto.

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